Un racconto di Michelangelo Franchini
Numero di battute: 2447
Inizio in medias res. Pensieri della protagonista, stato d’animo della protagonista. Descrizione dell’ambiente cui si allaccia un piccolo flashback. Quotidiane azioni della protagonista foriere di un’agitazione inconfessata. Frase secca, perentoria, che esemplifica la problematica principale del racconto, nonché la causa (intuiamo) dello stato d’animo alterato della protagonista del racconto. Descrizione dell’ambiente. Descrizione della reazione emotiva della protagonista alla staticità dell’ambiente, resa da frasi brevi, paratassi, ellissi verbale. Breve flashback, confronto col passato, allusione al momento della fine dell’entusiasmo. Introduzione della figura comprimaria.
Nuova descrizione dell’ambiente, esplosione emotiva della protagonista: descrizione di un’azione sconsiderata. Rimorso della protagonista, paura delle conseguenze del proprio gesto, allusione al comprimario.
«Descrizione
della protagonista.»
Manifestazione vocale, poi fisica del comprimario. Tentativo della protagonista di scusarsi. Reazione emotiva sottotono, inquietante, del comprimario. Azione del comprimario che sancisce chiusura del canale di comunicazione. Descrizione della sua indifferenza. Conseguente rabbia della protagonista. Tentativo di forzare la comunicazione. Descrizione della reazione violenta del comprimario – a questo punto forse antagonista. Scuse della protagonista. Scena di violenza. Descrizione delle reazioni alla scena di violenza, gli stati emotivi: astioso-indifferente l’antagonista, rabbioso-disperato la protagonista.
Descrizione di un’azione di quotidiana banalità dell’antagonista, sottesa allusione al suo tentativo di accelerare il processo di ritorno alla normalità. Descrizione della protagonista. Frase della protagonista, insulto personale alle capacità amatorie dell’antagonista. Descrizione della reazione di disprezzo dell’antagonista, della sua rabbia crescente.
Scena di stupro coniugale resa attraverso perifrasi. Descrizione dell’atmosfera di calma apparente. Allusione a un ritorno alla normalità. Descrizione delle azioni dell’antagonista che rivelano la consapevolezza della colpa. Descrizione dell’indifferenza vendicativa della protagonista, che impedisce ogni risoluzione, con conseguente astio dell’antagonista. Descrizione di un amplesso mediocre, incompiuto, incompleto. Descrizione dell’ambiente, del tempo, allusione alla reiterazione delle dinamiche sopra rappresentate. Rimandi a ciò che è già avvenuto, e a ciò che avverrà ancora
Michelangelo Franchini (1995) è cofondatore del collettivo Yawp – giornale di letterature e filosofie, e curatore dell’antologia poetica collettiva L’urlo barbarico (Le Mezzelane, 2017). Ha pubblicato su Il Varco, collabora con Flanerì e Altri Animali. Sa che non è molto per ora, ma state allerta: vedrete che vi sorprenderà.