Un racconto di Gianmarco Perale
Numero di battute: 2423
Ho rincorso Matteo e gli ho toccato la spalla. Era il mio migliore amico. Grasso, con gli occhiali e pieno di brufoli. Si è girato. Avevo il fiatone.
«Respira. Che succede?» ha detto.
«Ti dico una cosa. Non la devi dire a nessuno. Okay?»
«Sì.»
Ero tutto sudato. I corridoi del Liceo Ungaretti erano vuoti. Mi sono appoggiato al muro e ho ripreso fiato. Matteo è venuto più vicino e ha detto: «Stai bene?».
«È un segreto. Capito?»
«Ho lezione, adesso. Con la Farinato. Parliamo dopo?»
«No. È successa una cosa.»
«Cioè?»
«Ero in bagno con Lucrezia, prima. Mi hai visto?»
«Al bar. Perché?»
«Poi siamo andati in bagno.»
«Vi siete baciati?»
Mi sono guardato intorno.
«Sì. E non solo.»
Matteo ha sorriso e gli ho afferrato il braccio.
«Non ridere. È grave. Mi ascolti?»
Non capiva.
«L’ho toccata. Capisci?»
«Okay. E che problema c’è?»
«Ti dico una cosa.
Non la devi dire a nessuno. Okay?»
Silenzio.
«Le ho messo le mani lì.»
«Dentro o fuori?»
«Dentro.»
Silenzio ancora. Anche Matteo si è guardato attorno.
«Okay. E non le è piaciuto?» ha detto.
Ci siamo scrutati per qualche secondo.
«Non lo so. Non voleva, credo.»
«In che senso?»
Non ho risposto e ho messo le mani sulla faccia.
«Voleva o non voleva?» ha detto.
«All’inizio, sì. Poi no.»
Sono passate due ragazze della quinta C, e le abbiamo salutate.
«Spiegami. Ti ha detto di sì, o di no?»
«Prima sì, e poi no.»
«Cioè?»
«Prima l’ho toccata, da fuori.»
«Okay. E voleva?»
«Sì. Credo di sì.»
«Sicuro?»
«Sì.»
«E poi?»
«E poi sono entrato.»
In corridoio faceva freddo.
«Okay. E ti ha fermato?» ha detto.
«No. Cioè, sì. A parole, però.»
«E tu hai continuato?»
Avevo il magone. Mi veniva da vomitare.
«Sì. Diceva di no, ma non si toglieva. Capisci?»
Matteo si è grattato la guancia e ha fatto sì con la testa.
«Poi si è messa a piangere, ed è uscita dal bagno. Ho sbagliato?» ho detto.
Silenzio.
«Non lo so. Ha esagerato lei, magari. No?» ha detto.
«Non lo so. Dici?»
«Può essere. Ti ha detto altro?»
«No.»
Ci ha pensato un attimo.
«Ha detto che lo diceva a qualcuno?»
«No.»
«E vi ha visti qualcuno?»
«Solo al bar.»
«Sicuro?»
«Sì.»
Mi ha messo il braccio attorno al collo e ha detto: «Fai finta di niente. Okay?».
«Le chiedo scusa?»
«No. Zero. Fai finta di niente.»
A un tratto la bidella si è avvicinata, magra e naso a befana. Ha detto: «Perché non siete in classe?».
Matteo mi ha guardato, e poi ha guardato lei.
«Lui sta male. Forse ha la febbre. Vorrebbe andare a casa.»
La bidella mi ha fissato per qualche secondo.
«Stai male?» ha detto.
Ho incrociato lo sguardo di Matteo.
«Sì. Voglio andare a casa.»
Gianmarco Perale ha trentadue anni, viene dalla provincia di Venezia e vive a Milano, dove ha frequentato la scuola Belleville. Il suo romanzo d’esordio è Le cose di Benni, in uscita per Rizzoli il 19 gennaio 2021.