Un racconto di Dario Fedeli
Numero di battute: 2450
Le macchine che stendevano il bitume ringhiavano, gli operai vociavano, ma lei ancora se ne stava rannicchiata sotto le coperte.
Lui sarebbe rimasto a guardarla per ore, ma invece corse a spalancare la finestra: voleva che ogni rumore esplodesse nella stanza. Ma neanche quello fece tornare in vita la bella addormentata.
Allora le scosse piano una spalla. «Rossella.» Niente. «Rossella»; una supplica sbiadita gli colorava le labbra.
Alessandro guardò l’orologio: erano le 7:10. Diede subito le spalle a quella figura nel letto, simile a una bambola di pezza, e raggiunse con ampie falcate la camera di Ginevra e Daniele. Aprì piano la porta e poi poggiò una mano sui corpi addormentati dei fratelli.
«Chi è pronto per dei pancake con la nutella?» ed entrambi scattarono come due molle.
«Io, io!» squittirono in coro.
«Chi finisce di prepararsi per primo se ne becca due in più!»
«Voleva che ogni rumore esplodesse.»
Neanche venti minuti dopo, Ginevra e Daniele erano a tavola, lindi e puliti. Alessandro mise i pancake nei piatti dei fratelli, lasciò loro il controllo della nutella, sperando che non si sporcassero.
Poi si precipitò in bagno per prepararsi. Mentre si lavava i denti, fissò il suo riflesso: le labbra gli tremarono, ma poi il bitume che bruciava qualche piano sotto di lui cominciò a scorrergli nella pancia, e lì si mescolò e rimescolò; l’umida debolezza che ricopriva Alessandro arse come una strega sul rogo.
In tempi record, lasciò Ginevra e Daniele alle elementari, poi raggiunse il parcheggio della scuola media; una macchina lo superò: Leonardo Svani scese, la madre gli porse la cartella, lo abbracciò e gli diede un bacio sulla fronte.
Quando si girò e vide Alessandro, Leonardo s’intirizzì e si allontanò dalla madre, che corrugò la fronte; Alessandro distolse gli occhi, due tizzoni ardenti, e salì la scalinata che lo portò al cancello della scuola.
I suoi compagni di classe gli andarono incontro appena lo videro, le loro battute si arrampicavano le une sulle altre. E Alessandro si ubriacò di quelle attenzioni.
Ma poi arrivò Leonardo, e lui ripiombò nel pozzo pieno di mancanze che tentava di scalare da quando il padre era fuggito con la badante della nonna.
«Leonardo» chiamò Alessandro, punto da qualcosa in mezzo al petto. «Attento che i bacetti della mami non ti facciano fare tardi in classe», e tutti scoppiarono a ridere.
Ma per quanto quelle risate accarezzassero Alessandro, il bitume gli entrava a forza in bocca.
E lui non poté fare altro che ingoiarlo.
Dario Fedeli, classe 1996, è l’autore del romanzo distopico Choiceless (Bookabook). È attivo sia su TikTok sia su Instagram, social che gli permettono di tenersi in contatto con la sua community di lettori. In ogni attimo di tempo libero, si dedica alla scrittura e alla lettura.