Un racconto di Rosaria Leonardi
Numero di battute: 2494
Le lenzuola non vengono cambiate da un paio di settimane ma la lavatrice è ancora piena di colorati. Le scarpe di Mattia vanno messe a posto. Il cesto della biancheria è colmo e il ferro da stiro ammuffisce da giorni sull’asse a fiorellini blu. L’infermiere ha dimenticato l’antibiotico. Lucia ha il compito di matematica. Il supermercato sotto casa ha in offerta le fette biscottate e i pelati. Quello a due isolati il pesce surgelato e la carta igienica. Nicola ha la colite e la verdura non va bene. La signora di fianco si è lamentata di Ventosa. Bisogna ritirare le ricette dal medico. La veterinaria ha chiamato per il richiamo delle vaccinazioni. Anselmo del primo piano vuole il numero dell’amministratore. Il suo capo è in menopausa. Mattia e Lucia hanno i colloqui ma Nicola ha il turno del pomeriggio.
Olga sospira e apre gli occhi mentre quattro gommini pelosi si avventano sulla sua bocca. Afferra la sveglia prima che inizi a trillare: sono le 5:47 ma il sonno l’ha abbandonata mezz’ora prima. Ventosa le si arruffiana attorno al viso.
«Il cesto della biancheria è colmo.»
Prende il gatto e si alza, portandoselo sottobraccio. Il buio è interrotto dalla luce zebrata dei lampioni che filtra dalle tapparelle. Il letto cigola mentre Nicola si gira su un fianco e riprende la sua litania nasale. Cerca le ciabatte con i piedi, tastando il pavimento freddo, e si avvia silenziosa verso la cucina. Ventosa mugola piano. Quando la mette a terra, le si attorciglia ai piedi e per poco non la fa ruzzolare.
Olga fa una smorfia e si porta una mano sulle reni.
Sbircia nella stanzetta dove sua madre russa con la bocca aperta su un cuscino basso. Chiude la porta e, in cucina, versa una manciata di crocchette nella ciotola di metallo accanto al divano. Ventosa ronfa soddisfatta ed esplora con fare circospetto la sua colazione.
I piatti della cena sono nel lavello e Mattia le ha lasciato la divisa sporca del calcetto nel tinello. La lista della spesa accanto al frigorifero si è allungata e la bolletta della luce scade oggi.
Olga si stropiccia gli occhi e mette a scaldare il bricco.
Il salotto è in penombra ma riesce a versarsi una tazzina di caffè. La beve in fretta, mentre tenta di sbrogliarsi i capelli.
La busta è ancora discreta sul piano della cucina dove l’ha lasciata il giorno prima. Olga l’afferra e va nel tinello. La luce è fioca. Deve cambiare la lampadina.
Afferra lo stick e legge le istruzioni sulla confezione. Le conosce già ma vabbè.
Si abbassa gli slip e si blocca.
Lo stick non le serve più.
Olga sorride.
Rosaria Leonardi (1982) vive divisa fra la realtà e l’immaginazione. È una storica di professione ma i libri e la scrittura sono la sua seconda vita. Ha scritto saggi scientifici e prova ad avviarsi lungo la strada della narrativa.