Un racconto di Elisabetta Manzoni
Numero di battute: 1633
Achille è morto. Achille non è mai esistito. Achille ci manca, ci è sempre mancato. Achille è in te, e per questo vattene. Achille è questo e quello. Achille è tanto ridotto a poco. Achille è ciò che Patroclo voleva, ciò che Patroclo ha avuto, ciò che Patroclo ha lasciato. Achille l'ha perso. Noi abbiamo perso Achille. Tutti perdono qualcosa.
Achille se ne va.
Achille ritorna. È il pericolo di partire, tornare. Noi guardiamo indietro; lì c’è Achille. Lui guarda avanti, quanta strada ancora. Achille ci prova, Achille si arrende. Se ne va. Achille ritorna.
«Achille se ne va.»
Ritorna anche tu. Ritorna se puoi. Achille non c’è. Patroclo attende. Briseide spera.
Achille soffre. Patroclo sa che torna. Briseide non lo conosce abbastanza.
Esci, Achille. Fatti vedere. Il più delle volte chi è forte lascia vivere gli altri.
Patroclo parte. Achille ritorna. Briseide piange. Piange chi soffre. Piange chi ama, chi vuole. Tu non piangere, piange lei per te. Tutte le lacrime del mondo in una delle sue.
Patroclo non c’è. Achille attende. Briseide è forte.
Patroclo soffre. Achille ha paura. Briseide non ne è sicura.
Achille, Achille. Scendi da quel ponte. Achille, posa quella spada. Achille, Achille. Sii forte. Ti insegna Briseide. Achille, non amare così tanto. Achille, lascia andare quel veleno.
Patroclo torna. Achille guarda indietro. Achille, guarda. Achille, indietro. Achille è felice. Achille ora è.
E Patroclo lo guarda. Guarda il mare. Guarda il vino. Guarda il mare colore del vino. Achille stai qui. Achille scendi, Achille vieni, Achille resta.
Briseide non se ne va. Briseide ha sofferto. Briseide resta.
È la storia delle persone infelici.
Elisabetta Manzoni (2005) nasce a Torino. Dopo aver frequentato un corso di scrittura narrativa alla Scuola Holden, pubblica un suo testo nel libro L’adolescenza è uno stato digitale (Scuola Holden 2019, a cura di Domitilla Pirro e Francesco Gallo). Pubblicherà un suo racconto nel progetto “Lo Zibaldone del tempo sospeso” e un altro nel secondo volume di L’adolescenza è uno stato digitale.