Un racconto di Mauro Reperto
Numero di battute: 2401
Il meticoloso ispettore Norse, giunto sul luogo del delitto, o del derelitto, ha appena ravvisato le sue stesse fattezze nel cadavere che giace al centro del salotto e cerca di nascondere il suo imbarazzo, sebbene nessuno possa accorgersene.
Il movente è chiaro, si sa come vanno queste cose: l’uggia iniziale diventa fastidio, poi ostilità, fino a lambire i sobborghi dell’odio verso se stessi. La vittima amava insultarsi per ore, dandosi finanche dell’eclettico. Gli eclettici spesso sono costretti ad amministrare la propria solitudine.
Qualcuno bussa alla porta, ma con calma. Gli comunicano che sono venuti a prenderlo. È una liberazione: Norse sa che lo attende la pena capitale (per fortuna non si tratta di Roma) e va ad aprire. I gendarmi gli confermano la punizione, che per lui è un premio. Ascolta senza interloquire con una punta di acre divertimento.
«Il movente è chiaro, si sa
come vanno queste cose.»
Mentre viene scortato sotto un sole chiassosamente estivo, l’uomo è di buon umore, collaborativo. È contento di essersi sottratto alla rugosa e vizza agonia di una vecchiaia in cattività. I suoi amici, in gran parte tracotanti malavitosi, sono marciti in carcere per i crimini più abbietti: furto di comete, pornografia dello sviluppo personale, stampa di bitcoin falsi e quant’altro, inteso come abuso del termine “quant’altro”. E poi nessuna prigione è mai entrata in un libro di Storia dell’Arte.
Ora sta davanti a un muro, vecchio e scrostato, forse per le precedenti fucilazioni. Il plotone d’esecuzione, formato da sole donne, non si cura però della sua presenza. Sono in sciopero, stanno protestando per il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale, a loro dire improcrastinabile vista la galoppante inflazione.
Con inchini fin troppo cerimoniosi, i gendarmi si scusano per il contrattempo e gli offrono una sedia e un paio di giornali, che Norse rifiuta, considerandoli depositi di inesattezze. Il plotone intanto è impegnato in un’assemblea per presentare le proprie istanze ed eleggere un nuovo rappresentante sindacale.
Verso sera i gendarmi tornano spingendo un letto a rotelle su cui spicca ripiegato un pigiamone a righe verdi. Gli spiegano che l’esecuzione è rimandata a domani, e di notte c’è una discreta escursione termica. Loro resteranno a sorvegliarlo. La vertenza potrebbe andare avanti a lungo. Norse, rassegnato, si infila sotto le coperte, sperando di non fare incubi, gli basta quello che sta vivendo.
Mauro Reperto ha letto più di cento libri della collana Urania tra gli undici e i tredici anni, ha cominciato a scrivere tardi e ha pubblicato il suo primo libro (Il dado è tratto da una storia vera) in self-publishing con Youcanprint. Lavora come insegnante di Italiano per stranieri, una professione che gli ha permesso di vivere all’estero in vari Paesi.