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racconto rudi capra

ichi

Un racconto di Rudi Capra
Numero di battute: 1343

Ichi Tohaku fu un illustre matematico. Visse tutta la vita a Sendai, in una casa senza luce elettrica né riscaldamento.

Comprese da giovane che il problema fondamentale della natura umana è quello della singolarità e passò una vita a cercare di risolverlo. Una sola nazione, una sola religione, una sola donna, una sola vita e una sola morte. La natura umana è schiacciata in quest’unità soffocante e Tohaku cercò una teoria matematica in grado di spezzarla.

Una vita nomade vissuta in tanti luoghi e tante donne, con tanti futuri a disposizione in notti e giorni paralleli.

In una fredda primavera del 1964, mentre la gatta miagolava alla porta per entrare, Ichi trovò la soluzione. Applicandola in ambito fisico, avrebbe biforcato la propria esistenza lanciando sé stesso verso una serie inarrestabile e potenzialmente infinita di biforcazioni.

«Attese.
Invano.»

Attese. Invano.

Controllò e ricontrollò i calcoli, ma risultavano corretti.

Infine comprese: l’unità fondamentale della sua persona era stata scissa, ma Ichi era quello rimasto al di qua della biforcazione, mentre l’altro Ichi era stato sparato verso un futuro ramificato ed espanso. Senza alcuna possibilità di incontrarsi.

Ichi era rimasto nell’unità angusta della stanza rettangolare con il tatami srotolato, la gatta che miagolava fuori dalla porta e un piovasco leggero che cadeva dal cielo bianco.

rudi capra bio

Rudi Capra è ricercatore in Filosofie dell’Asia orientale e critico cinematografico, attualmente a Torino. Ha diverse pubblicazioni all’attivo e due monografie, una sul pensiero interculturale e una sul cinema di Nicolas Winding Refn. Suoi saggi e racconti sono apparsi anche su L’Indiscreto, Risme, Singola, Digressioni, Le parole e le cose.