Pastrengo Agenzia Letteraria

Elisa Secchi Villa racconto

bianco, blu

Un racconto di Elisa Secchi Villa
Numero di battute: 1975

Un anno, mia cognata mi regalò una macchina per fare il pane. Diceva che lei non la usava più, ma che era di una buona marca. Era uno scatolotto bianco latte, con un oblò per inserire gli ingredienti e guardarli diventare una grossa palla roteante, che poi tremava e faceva bipbip quando tutto era finito.

Feci con le bambine vari tentativi. All’inizio erano incuriosite da quei nuovi esperimenti, si divertivano e iniziarono a credere nel nostro futuro autarchico, finché ci rendemmo conto che non avremmo mai ottenuto una crosta di spessore inferiore ai quattro centimetri.

Il sapore di quel pane tutto crosta, che sembrava essersi cotto nella lavastoviglie, è tutt’uno con i ricordi di quel periodo. La sera, col sottofondo ronzante dell’impastatrice Moby Dick, facevo qualche telefonata. Di amici ne restavano pochi: coetanei, vivevano un’età più giovane della mia. Sentivo, a volte, un’anziana conoscente della mamma.

«Coetanei, vivevano un’età più giovane della mia.»

Un pomeriggio andammo a trovarla. La villa di campagna rimbombava dei nostri passi, rivelando piccoli affreschi e cimeli. Chiacchierammo di un telaio industriale per un tempo abbastanza lungo da esasperare le mie figlie, zittite con caramelle di marmo. La signora non dava quasi attenzione alle bambine: aveva un grande desiderio di parlare con me, di raccontare ma anche di ascoltare qualcosa di nuovo. Alla fine, vinta dalla sua insistenza, caricai in macchina due vecchi comodini ad angolo, che, assicurava, sarebbero stati perfetti in casa nostra.

Le parole e le immagini scambiate con lei diedero senso ad alcune giornate. Poi smisi di sentirla, seppi che era morta solo mesi dopo che aveva preso posto nella cappella in fondo al cortile, per sua richiesta di totale silenzio.

A casa, la sera delle angoliere, trovai in uno dei mobili scatole cilindriche di cartone indurito, che contenevano colore in polvere. Quel blu profondissimo mi emozionò. Lo diluii a sentimento e tracciai meravigliata dei decori sul legno, provando a raccontare una storia.

Elisa Secchi Villa

Elisa Secchi Villa è nata a Brescia nel 1994. Laureata in Giurisprudenza, lavora come consulente in ambito di compliance aziendale. Ha scritto di contenzione in ambito psichiatrico e sanitario. Tutti i romanzi che vorrebbe fare la perseguitano.